Napoli.
S. ha quasi 7 anni, è molto timido ma suscita una simpatia immediata in tutti perché è premuroso ed affettuoso.
Ci siamo conosciuti quando era molto piccolo (2 anni), quando i suoi fratelli, Ciro ed Iris ora adolescenti, cominciavano a fare sport con SSF (calcio lui e pallavolo lei).
S. con mamma Jessica stava ai bordi del campo ad osservare e incoraggiare i fratelloni.
Poi l’anno scorso è finalmente arrivato il suo momento e ha iniziato calcio, il suo sport preferito. Gioca in ruoli diversi ma si diverte soprattutto in porta, dice. Starebbe sempre lì, ma sa che è il mister che decide e ha capito subito che la disciplina e il rispetto delle regole nello sport è tutto.
Andare agli allenamenti per S. era complicato, la mamma non guida ed il papà non ha la macchina perché non possono permettersela. Ma per fortuna c’è Salvatore (per tutti Sasà), con il pulmino di Sport Senza Frontiere e il sogno di giocare a calcio è diventato realtà.
I genitori di S. hanno vissuto i primi anni di matrimonio a La Spezia, dove il padre aveva un lavoro saltuario di muratore e dove già viveva la nonna materna, di origini siciliane. Sono ritornati a Napoli quando il fratello maggiore Ciro, aveva pochi anni.
Le condizioni economiche della famiglia però a Napoli non sono migliorate e il papà ha continuato a svolgere lavoretti precari. E la mamma, casalinga, con quattro figli (S. ha anche un fratello più piccolo) ha il suo da fare.
Poi è arrivato il lockdown che sembrava aver spazzato via il sogno di S.
Gli allenamenti si sono interrotti bruscamente e lui con tutta la famiglia si sono trovati in serie difficoltà, non avendo più nessuna entrata economica. Gli siamo stati vicino (con la consegna di generi alimentari e sanitari e dando ai bambini un tablet per poter seguire il programma scolastico). Ora il papà non ha ancora ricominciato a lavorare e la loro situazione socio-economica continua ad essere molto grave.
Con la fine del lockdown S. ha partecipato al Joypoint al Centro Ester ed è ricominciato il divertimento assoluto. Tanto sport, gli amici ad aspettarlo. La mamma ci raccontava stupita che in famiglia lui era il primo a svegliarsi, subito pronto per venire al Joypoint !
Ora a settembre non vedeva l’ora di ricominciare lo sport. Finalmente la scorsa settimana emozionato, dopo tanta attesa, è tornato sul campo per gli allenamenti, che bello vedere la sua gioia dipinta sul suo volto ! Il calcio, i nuovi amici, il simpatico mister Pasquale e anche Sasà che, quando non deve andare a prendere altri bambini con il pulmino SSF, si ferma a bordo campo a fare il tifo !
A breve lo inseriremo S. in un programma sanitario per cercare di farlo dimagrire e aiutare anche i genitori ad avere più consapevolezza della sua alimentazione. A Napoli purtroppo, molti dei bambini che seguiamo sono in sovrappeso e gran parte del nostro lavoro è educare prima di tutto le famiglie ad un’alimentazione meno calorica e più sana.
Il nostro S. comunque è felice, è più sicuro di sé, in campo calcia la palla con prontezza e una certa abilità e ammicca felice di essere lì. E soprattutto è inserito in un percorso di inclusione sociale e benessere. Questa è la mission della nostra associazione e per me vedere la gioia di questi bambini nel fare sport è una grandissima gratificazione che mi ripaga di tutti gli sforzi.
Valeria Leo
Coordinatrice SSF Napoli