MARCO FICHERA, FAREMO IL TIFO PER TE!
Intervista di Luca Attanasio
Marco Fichera schermidore, medaglia d’argento a Rio 2016, premio fair play 2018 e ambasciatore di Sport Senza Frontiere, sta preparando le valigie, destinazione Tokyo dove difenderà i colori italiani alle imminenti olimpiadi. Prima di partire, però, ha tenuto fortemente a rilasciare una sua testimonianza affettuosa per il decennale di Sport Senza Frontiere
“L’amicizia tra me e SSF è nata perché l’ho voluto innanzitutto io. Sentivo parlare da tempo di questa bellissima realtà e ho voluto entrarci in contatto direttamente. Così scrissi una mail a Roberta De Fabritiis nella quale le dissi chiaramente che mi avrebbe fatto piacere collaborare. Da quel momento non ci siamo mai staccati e ho preso parte a una serie di eventi fatti sul territorio, ci siamo incontrati le prime volte a Milano e poi in tante altre occasioni. Sport Senza Frontiere è un contenitore pieno di grandi sogni tramutati in realtà. È facile avere sogni, chi non li ha: ma senza un minimo di mezzi, di supporto è difficile se non impossibile. Ecco, SSF è trasformatore di sogni in realtà e lo fa in particolare per quei bambini possibilmente più in difficoltà di altri. Lo fa attraverso grandi partnership, creando connessioni e conoscendo a fondo il territorio. Essere Ambassador è fondamentale per la rappresentanza, le relazioni ma non è il punto focale nelle attività di SSF, perché la sua vera forza è il grande radicamento nel territorio, sono i volontari e tutti coloro che rendono grandi gli sforzi di inclusione attraverso le donazioni”.
Dieci anni sono passati, c’è tanta storia, c’è tanta vita alle spalle ma c’è un percorso da fare davanti per i prossimi decenni
“Il percorso è giusto, ma spero in un sempre maggiore sconvolgimento di quelle che sono le realtà istituzionali. Oltre agli eventi per autofinanziarsi mi auguro che SSF programmi e metta in atto strategie per affacciarsi a una serie di eventi per puntare a radicarsi maggiormente in alcuni mondi”