L’alleanza educativa con il Centro Schuster di Milano
«Lo sport è la grande visione che muove i cuori e funziona da forza aggregante al Centro Schuster, l’occasione perfetta in cui, con grande naturalezza, vengono messe in luce l’unicità e la completezza della persona umana». Parole di Padre Lodovico Morell S.J., che nel 1954 fondò un grande centro polisportivo per i ragazzi della zona est di Milano. Oggi il centro Schuster è una delle società più grandi e attrezzate della città, un vero punto di riferimento sportivo e di aggregazione per bambini e ragazzi.
Il Centro nasce con uno scopo sociale oltre che sportivo: lo sport come strumento educativo, per trasmettere valori, offrire uno spazio sicuro e controllato e per far crescere ragazzi accompagnati da persone preparate.
I valori del Centro Schuster si sposano perfettamente con la mission di Sport Senza Frontiere. Ed è infatti il primo centro sportivo a entrare nella rete solidale milanese nel 2016. Oggi, dopo 5 anni di intensa collaborazione, ospita anche numerosi eventi a vocazione sociale organizzati dalla Onlus.
«Lo Schuster è una grande famiglia», spiega Federico Esposito, Tutor e Psicologo che la Onlus ha conosciuto proprio sui campi del Centro, in qualità di allenatore di calcio. «Molti di noi hanno cominciato a fare sport qui da bambini e hanno proseguito il percorso educativo passando dall’altra parte, restituendo a loro volta ciò che gli era stato insegnato».
Oltre alla piena condivisione dei valori, il Centro Schuster offre ai bambini di Sport Senza Frontiere un’ampia gamma di strutture sportive: 7 campi da calcio, 4 campi da tennis, 3 campi da pallavolo, 1 da beach volley, 2 campi da basket, palestre attrezzate per la ginnastica artistica e pista di atletica.
Anche per Claudio Rossi, coordinatore responsabile del Centro Schuster, il rapporto con Sport Senza Frontiere ha una valenza speciale oltre che sociale: «Entrambi pensiamo allo sport come strumento educativo, e quando ci siamo incontrati abbiamo realizzato un connubio perfetto, aiutando tanti bambini della periferia di Milano. Dare possibilità a chi non ne avrebbe è una vera gioia, e insieme a Sport Senza Frontiere raggiungiamo obiettivi concreti, portando in campo bambini che rimarrebbero tagliati fuori per problemi logistici, culturali o economici. “Io ho iniziato a fare sport allo Schuster a 11 anni, e sono rimasto come volontario. Grazie all’esperienza con Sport Senza Frontiere ho sentito che il mio volontariato ha acquisito ancora più senso”.