Continua il sostegno triennale di NOVE ONLUS rivolto ai minori a rischio di emarginazione con famiglie in estrema difficoltà economica, a supporto di 25 bambini a Roma, tra i 6 e i 14 anni e delle loro famiglie, selezionati grazie alla rete di partner socio-assistenziali di Sport Senza Frontiere, oltre a cinque minori con disabilità fisiche.
L’impatto negativo del Covid soprattutto sulle categorie più fragili ha portato Nove Onlus dal 2021 a voler sostenere il lavoro di Sport Senza Frontiere e il suo modello di intervento che prevede, lo ricordiamo: attività sportiva gratuita, prevenzione ed educazione sanitaria, supporto scolastico, contrasto alla povertà educativa e digitale, sostegno alla genitorialità, formazione e azioni di sensibilizzazione sul territorio.
NOVE ONLUS ha posto l’accento sulla necessità di sostenere maggiormente le famiglie fragili offrendo loro dei percorsi alla genitorialità. Si svolgono quindi periodicamente incontri di approfondimento sui temi come: educazione emotiva, affettiva e sessuale, approfondimenti sulle tappe evolutive e costruzione dell’identità dei figli, legame genitori-figli, salute e corretti stili di vita, rete sociale di supporto. Si discute delle difficoltà incontrate nella relazione con i figli. Grande importanza viene inoltre data ai laboratori di alfabetizzazione digitale, sempre rivolti ai genitori, per la prevenzione del cyberbullismo.
Quindi a partire dall’attività sportiva si sviluppano una serie di azioni volte a migliorare la vita e le relazioni delle famiglie fragili realizzate da NOVE Onlus
L’obiettivo di Sport Senza Frontiere è di ridurre il più possibile l’emarginazione e l’isolamento di quelle famiglie che a causa di difficoltà di diversa origine, si trovano tagliate fuori da tutta una serie di possibilità e attività che sono fondamentali per la buona salute non solo degli individui singoli, ma della società stessa. Per questo siamo felici quando altre associazioni, come Nove Onlus, decidono di sostenere il nostro lavoro che, come ripetiamo spesso è “sartoriale” perchè “cucito addosso” come un abito su misura su ogni bambino e ogni famiglia, per dare un vero sostegno dove c’è realmente bisogno.