Sono tornati! Chi? Ma i nostri bambini!! Dove sono tornati?
Ma come dove: BACK TO SPORT!
Molti hanno già ripreso a praticare sport, altri stanno per ricominciare, li stiamo chiamando uno ad uno per assicurarci la ripresa regolare dell’attività. Non che ce ne sia bisogno. Le mamme sono talmente entusiaste che chiamano anche loro “quando si rinizia?” Ci chiedono.
E di questo siamo felici perché lavoriamo soprattutto per la “permanenza” dei bambini nel nostro progetto educativo-sportivo, obiettivo per noi fondamentale per produrre reali cambiamenti nelle loro vite.
Ma stiamo inserendo anche nuovi ragazzi, appena segnalati dai vari enti socio-assistenziali, con i quali lavoriamo sempre a stretto contatto.
L’anno scorso 472 bambini hanno avuto la possibilità di praticare una disciplina sportiva attraverso Sport Senza Frontiere Onlus, che si sostiene grazie a Fondazioni, aziende e donatori privati. Con loro al nostro fianco abbiamo dato vita a diversi progetti come FORGOOD, grazie al quale i nostri bambini hanno potuto usufruire di visite mediche approfondite. Oppure AMICA ACQUA, un progetto che coinvolge 15 nuclei familiari provenienti dagli SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), composti da mamme e bimbi e/o padri e bimbi di età compresa tra i 2 mesi e i 6 anni, che ogni sabato svolgono un corso di acquaticità presso una delle piscine della rete Sportiva Solidale di Sport Senza Frontiere Onlus.
Un altro progetto che ha avuto un grande successo è “GOLF SENZA FRONTIERE”, per ragazzi provenienti da case famiglia della periferia romana (Tor Bella Monaca). Un progetto di alto valore formativo per i nostri ragazzi, grazie al fatto che il golf è un gioco di etichetta e correttezza.
Questi progetti nascono dalla volontà di contrastare l’emarginazione sociale e prevenire i fenomeni di devianza giovanile, promuovendo la legalità; nascono dall’esigenza di tutelare la salute dei bambini, perché troppo spesso le famiglie con problemi economici non riescono a seguire corretti stili di vita.
Come ad esempio A., che quando lo abbiamo conosciuto all’età di 7 anni, pesava 52 kg. La famiglia di A. sta affrontando, ancora oggi, gravi problemi economici: il papà non può lavorare a causa di un problema al cuore, mentre la mamma lavora solo part time presso una ditta di pulizie. Spesso non riescono a pagare le bollette e gli staccano luce e gas. In questa situazione A. si stava avviando verso un processo di emarginazione: pensate se voi avreste il coraggio di invitare un amichetto a giocare in casa vostra non avendo la luce. A questo si aggiunge il problema dell’obesità.
Da quando abbiamo preso in carico A. ci sono state ripercussioni positive anche sulla famiglia e la situazione globale è migliorata: oggi A. si allena costantemente, gioca a football e sorride. I compagni lo hanno accolto fin dal primo giorno, come uno di loro. I bambini hanno questo potere magico di farti sentire parte di una squadra fin dal primo sguardo. Il campo di allenamento ha sostituito il cortile del palazzo o il compleanno a casa. Sul campo A. è felice, perché semplicemente può giocare con altri bambini della sua età e sentirsi uguale a loro, perché sul campo da gioco si è tutti uguali. Contano solo il talento personale e le qualità umane. Lo sport lo sta aiutando anche a dimagrire e questo farà di lui non uno sportivo migliore ma una persona più sana che eviterà di sviluppare malattie dovute al sovrappeso.
Se ti piace quello che fa Sport Senza Frontiere e ne condividi obiettivi e mission, allora puoi fare la differenza! Fai tornare il sorriso sul volto di un bambino!
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