Settembre è ormai arrivato. Per i nostri beneficiari, e tanti bambini, è il momento del #backtosport che significa riabbracciare le proprie amiche e i propri amici con cui si condivide lo sport e il tempo libero. Per il TEAM di Sport Senza Frontiere, settembre è il momento in cui si saluta con un affettuoso bentornato le nostre famiglie (educativa domiciliare) e anche il momento in cui ricominciamo a raccontare a voi che ci seguite e sostenete il nostro lavoro.
E cosa c’è di più bello ed emozionante che conoscere le storie dei nostri bambini? Con la rubrica #crescereconSSF, ogni mese vi racconteremo i percorsi intrapresi delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi accompagnati negli anni dallo staff di Sport Senza Frontiere.
Partiamo così per questo a.s. 2023-2024 dalla storia di T. una ragazza che con la sua famiglia partecipa da diversi anni al programma di Milano da. Tutti i suoi fratelli sorelle partecipano con entusiasmo a tutte le attività proposte dalla Onlus per loro e grazie a questo negli anni hanno avuto modo di stringere i rapporti con tutto lo staff.
T. l’anno scorso ha avuto un periodo difficile perché con la sua famiglia ha cambiato casa e quartiere, dovendosi perciò allontanare dai suoi amici e dalla sua scuola primaria che ormai le era familiare da anni. Nello stesso periodo ha capito che il primo sport che aveva scelto non era quello giusto. Intristita e sballottata da tutti i cambiamenti, T. si è sentita confusa e in difficoltà ad esprimere le proprie emozioni riguardo a tutte le situazioni nuove che stava affrontando, ma anche incerta a fidarsi delle parole degli adulti dai quali non si sentiva compresa. Attraverso alcuni incontri con l’educatore di Sport Senza Frontiere e con la nostra psicologa di progetto, finalmente T. è riuscita a trovare tramite lo strumento del disegno un modo per tirare fuori quello che aveva in mente e una strategia per affrontare quello la fa stare male: si è rivista in un albero grande e forte che resiste alle cose brutte. A volte piange e le scendono le lacrime (che sono le foglie del disegno), ma poi quando smette di piangere le foglie ricrescono! Le api sono i compagni di classe che le stanno vicino, e poi sui rami dell’albero ha scritto le cose che può fare quando per esempio la maestra dice cose che non le piacciono, cioè: restare calma, pensare alla mamma, pensare di essere a casa, pensare allo sport e alle tante altre per lei positive.
Negli incontri successivi T. ha mostrato nuovo entusiasmo sia nei confronti della scuola che del nuovo sport – nuoto – che nel frattempo ha cominciato a praticare. Non tutti i giorni va tutto alla perfezione, ma pian piano è tornata serena e ha scoperto che quando qualcosa le risulta più difficile può comunque trovare un modo per affrontarlo e qualcuno che la sostiene e crede in lei.
Con questa storia auguriamo in bocca al lupo a tutte e tutti i nostri giovani sportivi per questo nuovo anno insieme, certi che #crescereconSSF sarà stimolante e ricco di scoperte!