Quando abbiamo conosciuto Simone aveva 8 anni. Era settembre del 2014 e il suo caso ci era stato segnalato dai servizi sociali del X Municipio di Roma. I suoi genitori erano in serie difficoltà economiche a causa di problemi lavorativi e non riuscivano a far praticare sport a tutti e tre i figli. Solo il primogenito, affetto da sindrome autistica, frequentava un corso di nuoto.
Simone era un bambino timido ed introverso, poco abituato ad attirare le attenzioni su di sé, visto che in casa c’era già il fratello maggiore che assorbiva molte energie.
Per tutto quell’anno, Simone frequenta con dedizione un corso di nuoto al Polo Natatorio di Ostia. L’acqua era indubbiamente un elemento nel quale si trovava a suo agio, ma si capiva che non era il nuoto la sua vera passione.
Arriva l’estate e per i genitori di Simone si presenta un altro problema: a scuole chiuse c’è la necessità di mandare i due figli più piccoli ad un centro estivo. Un club velico “illuminato”, il Nauticlub Castelfusano, ci offre l’opportunità di inserire alcuni dei nostri bambini ai corsi di vela. Simone è tra i bambini che dice subito sì, senza neanche sapere bene di cosa si trattasse.
La mattina si sveglia presto e via: costume, ciabattine e crema solare. Tutto il necessario per la giornata al centro estivo. Quella settimana a Simone cambia la vita. Scopre la sua passione: la vela!
Quando lo ritroviamo a settembre ci dice che non vuole più fare nuoto. Vuole andare a vela, anche durante l’inverno! Richiesta singolare per un bambino che il sabato e la domenica potrebbe scegliere di giocare a casa. Ma lui è motivato, tanto motivato!
Con la vela lo abbiamo visto crescere e cambiare. Ha imparato ad essere indipendente: nel giro di poco tempo aveva acquisito competenze e sicurezze tali da renderlo quasi irriconoscibile… stava diventando giorno dopo giorno un vero ometto… o meglio… un vero lupo di mare!
Il dedicarsi alla propria imbarcazione, tenerla pulita, controllare che tutto fosse in ordine prima di uscire in mare, gli ha donato coscienza delle proprie capacità, sicurezza e l’ha reso un ragazzo indipendente anche nel resto della vita.
Ben presto l’impegno si fa agonistico e, grazie ad un generoso sostenitore, riusciamo anche a comprargli una barca di seconda mano insieme al suo compagno di regate. Arrivano le medaglie e le soddisfazioni per mamma, papà e tutti noi di Sport Senza Frontiere. La famiglia lo segue durante le trasferte e il centro velico diventa un punto di riferimento sicuro per Simone, il luogo della socialità e della vita sana all’aria aperta. Si esce con tutti i tempi, anche col mare in burrasca e durante un allenamento Simone prova anche il “battesimo della scuffiata”, seguito con apprensione da riva da mamma Tiziana!
Oggi Simone ha 15 anni, frequenta il primo anno di liceo scientifico ed è stato anche preso al conservatorio. Gli anni di vela, che ancora pratica tutti i fine settimana, gli hanno donato grande capacità organizzativa, tanto da riuscire a gestire i tanti impegni che ha preso. Ha ancora un sogno nel cassetto, però: fare una regata con suo fratello, fargli provare l’ebbrezza della competizione, il vento teso e gli spruzzi salati in faccia. Quando ce lo racconta, gli occhi gli brillano e siamo sicuri che quanto prima il suo sogno si realizzerà.