“Vivo questo tempo con ansia e paura. Vedo in TV giovani e anziani che non stanno bene e muoiono giorno dopo giorno. Vedo la mia bella Napoli deserta e vuota e mi piange il cuore. Poi penso che non posso uscire né per andare a scuola né per andare a fare sport, non posso baciare e né abbracciare nessuno e parlare solo ad un metro di distanza e mi chiedo se tutto questo è un sogno. In realtà spero che tutto passi con l’aiuto di Gesù che tutto può. Le persone durante quest’epidemia sembrano più unite e spero che lo siano anche dopo quando tutto tornerà alla normalità. Vogliamoci bene e vi saluto tutti virtualmente e spero che presto potremo tornare ad abbracciarci e a baciarci e a fare sport”.
Napoli. Gabriele 11 anni Pallavolo presso la Flat Sport Volley
COVID-19 COSA FA SPORT SENZA FRONTIERE
Ai tempi del COVID-19 le giornate sono difficili non solo per le persone ammalate e per i loro cari, non solo per il personale medico e paramedico impegnato eroicamente in prima linea e per tutte le persone impegnate a fare fronte a questa emergenza, ma sono giornate difficili anche per i bambini.
In questo periodo di vita in casa, sono tanti i bambini di famiglie con difficoltà socioeconomiche, che vivono in appartamenti piccoli e con pochi confort, in seminterrati, in appartamenti senza balconi e senza terrazzi condominiali. Si tratta di famiglie monoreddito, a volte numerose, con madre o padre che avevano un lavoro precario senza contratto regolare (venditore ambulante, collaboratrice domestica ad ore), che ora sono disoccupati. Stiamo monitorando anche tutte le famiglie monoparentali, quasi sempre mamme separate con mariti assenti. Hanno tutte un reddito saltuario, quindi ora sono in grave difficoltà economica. Per chi si trova in queste difficili condizioni è difficile occuparsi dei figli, fargli fare i compiti, farli giocare.
E dunque chi si occupa dei bambini? Niente più scuola per loro. Niente più sport, niente più partite o tornei. Non hanno conforto, fuga o riparo dalle loro situazioni problematiche. Alcuni non hanno neanche tablet o smartphone e non sanno come fare per i compiti o per restare in contatto con i loro amici e compagni di scuola.
Noi di bambini così ne conosciamo tanti. Sono proprio loro che aiutiamo e assistiamo tutto l’anno: loro che nello sport trovano la loro “isola felice”. E ora che lo sport è fermo, più che mai siamo attivi al loro fianco.
Continuiamo quindi con le nostre azioni rivolte ai nuclei famigliari dei nostri beneficiari:
MONITORAGGIO: tra Roma, Milano, Torino, Napoli e Bergamo abbiamo effettuato oltre 300 telefonate per un’analisi dei bisogni e del percepito delle famiglie destinatarie di Sport Senza Frontiere che ci ha consentito di avere un quadro completo delle emergenze e di selezionare tutte le azioni di sostegno.
ATTIVITÀ FISICA: Attraverso le #SSFolimpiadivirtuali e #ALLENATICONOI stiamo continuando a tenere attivi, impegnati ed in forma i nostri bambini nelle loro abitazioni. Allenamenti, contest e giochi motori raggiungono le famiglie tramite dei video tutorial realizzati in collaborazione con i tecnici e gli allenatori della Rete Solidale delle ASD di SSF.
In questo periodo di sedentarietà forzata è essenziale garantire la cura del benessere psico-fisico dei nostri minori beneficiari.
ATTIVITÀ DI PREVENZIONE SANITARIA E EDUCAZIONE ALIMENTARE. Tutte le famiglie sono state informate dai tutor sulle corrette norme di prevenzione varate dal Ministero della Salute. Inoltre, insieme al dipartimento di biomedicina e prevenzione della facoltà di medicina dell’Università di Roma Tor Vergata abbiamo ideato delle attività di educazione alimentare rivolte ai ragazzi e alle loro famiglie che eroghiamo via web.
AIUTO COMPITI e ATTIVITÀ LUDICO RICREATIVE da remoto. Ci siamo resi conto che i bambini faticavano ad organizzarsi per fare i compiti e che molti genitori non riuscivano ad aiutarli e sostenerli. Così Abbiamo messo in campo una task force costituita dai nostri tutor e volontari che intervengono anche utilizzando la piattaforma Webex messa a disposizione da CISCO ITALIA.
COUNSELING PSICOLOGICO alle famiglie. Continua il supporto psicologico che ci permette di stare vicino a chi in situazioni come questa, sta perdendo anche quel poco che si è faticosamente costruito: il lavoro, le relazioni sociali, la casa e perfino la possibilità di acquisto dei beni di prima necessità. È stata attivata a questo proposito un partenariato con la SIPEM (Società Italiana Psicologia dell’Emergenza) che collabora con i nostri psicologi.
ASSISTENZA GENERI DI PRIMA NECESSITÀ. Grazie all’attività di monitoraggio effettuata, stiamo predisponendo per i nuclei familiari in condizione di maggior fragilità economica, distribuzioni di generi alimentari, farmaci e di materiali indispensabili per svolgere le attività educative.
Il modello di intervento che stiamo implementando in occasione dell’emergenza COVID-19 è stato condiviso e validato dall’Alta Scuola di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La collaborazione con l’università è finalizzata alla valutazione d’impatto dei programmi di Sport Senza Frontiere.
Inoltre, i componenti del Comitato Tecnico Scientifico stanno collaborando attivamente alla risposta che SSF sta mettendo in campo durante l’emergenza.
Ora dobbiamo occuparci di queste famiglie fragili nell’emergenza ed intervenire per limitare gli effetti negativi di questa situazione che stiamo vivendo.
Quando sarà passata l’emergenza dovremo lavorare per ricostruire intorno a loro il tessuto sociale che in questo periodo di crisi e di isolamento è andato distrutto.