Tra le 90 società in rete a Milano, una partnership importante
Quando una delle società sportive più grandi e rinomate di Milano incontra il sociale, accogliendo gratuitamente bambini e ragazzi in condizione di fragilità e disagio economico, significa che davvero lo sport può cambiare il mondo. Perché tutti hanno diritto di giocare in un campo di erba, di nuotare in una bella piscina, di scegliere se fare scherma, ginnastica artistica, rugby, pallavolo, calcio, basket, nuoto sincronizzato… in ambienti puliti e curati, e palestre ben attrezzate. Tutti i bambini hanno il diritto di avere allenatori preparati e selezionati con attenzione. E alla Leone XIII Sport questo è possibile.
Anche Roberto Nardio, Coordinatore della Ssd Leone XIII Sport è molto soddisfatto della partnership con Sport Senza Frontiere. «Negli ultimi anni tra la nostra società sportiva e la Onlus è nato e cresciuto un rapporto di stretta collaborazione. Abbiamo accolto, e ospitiamo tutt’ora, diversi bambini e ragazzi inseriti nel progetto di inclusione sociale attraverso la pratica sportiva portato avanti dalla Onlus».
Attualmente i beneficiari SSF sono tesserati nelle squadre di calcio e nei corsi di atletica, hanno partecipato ai summer camp e si sono inseriti bene nei gruppi di lavoro, portando quel valore aggiunto che solo la diversità di contesto è in grado di dare, quel qualcosa di intangibile che, ben indirizzato, grazie al gioco di squadra e allo sport, porta ad uno stupefacente risultato di integrazione sociale e arricchimento culturale.
«Il rapporto con la Onlus non si ferma a questo, però – aggiunge Roberto Nardio -, molti genitori e allenatori dei nostri tesserati hanno apprezzato le formazioni online organizzate in quest’ultimo periodo di difficoltà legato alla pandemia, so che hanno partecipato in tantissimi e le hanno trovate d’ispirazione e piacevole condivisione».
«La rete sportiva solidale è cresciuta insieme a noi in questi anni», spiega Elena Giliberti, coordinatrice dei progetti a Milano. «Siamo riusciti finalmente a coprire tutte le zone della città, portando il nostro logo e soprattutto la nostra vocazione in più di 90 società sportive, che hanno aderito al nostro manifesto dei valori e accolto i nostri bambini».
“Dare la possibilità ai nostri bambini di avere accesso a uno dei centri sportivi tra i migliori e più grandi di Milano è quello che per me vuol dire inclusione. Dare loro le stesse opportunità di allenarsi e giocare negli impianti sportivi del Leone XIII significa fare centro per quella che è la nostra mission” conclude Elena Giliberti.