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Una delle storie che porto nel cuore riguarda quattro fratelli, cresciuti in una casa occupata, in una famiglia frammentata e instabile. Segnalati dai Servizi Sociali, vivono in condizioni di abbandono, con dispersione scolastica e ritardi linguistici dovuti alla mancanza di stimoli. Tre di loro sono stati inseriti nel football americano presso la Legio XIII, una società che spesso diventa una famiglia per i ragazzi. Il quarto ha iniziato a giocare a calcio. Un giorno il piccolo calciatore non si presentava a lezione e così mi sono subito attivata per cercarlo: la madre lo aveva lasciato da solo sotto la pioggia e si era perso. Racconto questo dettaglio per comunicare quali sono a volte le situazioni di molti bambini che seguiamo e non solo ad Ostia, ma in tutta Italia.
La situazione di questo nucleo famigliare resta difficile ma io sono fiduciosa di vedere prima o poi sbocciare questi ragazzi, vederli cambiare, acquisire forza e fiducia attraverso lo sport e il percorso educativo che curo con tanta dedizione. Mi piaceva l’idea di iniziare a parlarvi di una sfida ancora aperta perché è proprio su queste storie che Sport Senza Frontiere spesso sperimenta l’efficacia dell’ intervento. Vi terrò aggiornati, ve lo prometto!
Potrei scrivere pagine e pagine di storie, ma una cosa la voglio dire: una delle più grandi soddisfazioni come educatrice la provo quando vedo i nostri ragazzi e ragazze che sono cresciuti con il nostro esempio e diventano tutor. Tutto questo è realizzabile anche grazie a società sportive come Ostia surf, che da anni è al fianco alla nostra mission e quest’anno ha permesso ad una delle nostre beneficiarie di godere di una prima piccola esperienza da istruttrice di surf!
Lo sport non è solo un’attività fisica, ma un veicolo per costruire relazioni, riscoprire il valore della condivisione e ritrovare un senso di appartenenza. Anche nei casi più complessi, come quello dei quattro fratelli, il lavoro continua: costruire una rete tra scuola, famiglia e sport significa creare nuove opportunità, anche quando sembra impossibile.
Il mio obiettivo per il futuro del X Municipio è continuare contribuire per costruire una comunità inclusiva, una rete educativa sempre più forte dove ogni bambino possa crescere in un ambiente sicuro, stimolante e accogliente e questo non possiamo farlo da soli, ma credo che, rafforzando le collaborazioni tra istituzioni, scuole, famiglie e associazioni, si possa creare un sistema integrato capace di intervenire prima che le difficoltà diventino emergenze.
Da bambina avevo un sogno e con Sport Senza Frontiere si è avverato!
Ringrazio personalmente La Fondazione New Balance che ha deciso di investire su Ostia e spero che questa nuova collaborazione possa continuare nel tempo per rendere il nostro lavoro ancora più esteso ed efficace.
Francesca Esposito