Durante la stagione estiva, SSF allarga il suo bacino di beneficiari e garantisce una continuità di intervento attraverso le iniziative del progetto JOY.
“Joy – spiega Alessandro Tappa, presidente di Sport Senza Frontiere – è il progetto che più di tutti si presta a emergenze. Lo abbiamo sperimentato la prima volta con i bambini delle famiglie rimaste senza casa a seguito del terremoto del centro Italia; poi lo abbiamo proposto a tanti bambini genovesi le cui case sono andate distrutte per il crollo del Ponte Morandi; negli ultimi due anni Joy si è mostrato un potente modello di intervento per uscire, fisicamente e mentalmente, dai durissimi mesi di pandemia e lock-down attraverso week-end, settimane, centri estivi per centinaia di bambini in tutta Italia, gravati dallo stress delle chiusure. Ci permette di offrire ai bambini che seguiamo durante l’anno e tanti altri che ci vengono segnalati a seguito di emergenze, la possibilità di vivere un’esperienza significativa di amicizia, inclusione, attività sportiva e laboratoriale, oltre che di counselling psicologico”.
JOY il progetto estivo ideato da Sport Senza Frontiere, aperto a tutti i bambini e ragazzi e dedicato in special modo a coloro che vivono situazioni di fragilità sociale o situazioni emergenziali, anche quest’anno si conclude.Sii è sviluppato attraverso centri estivi, summer camp e laboratori in 7 città: Napoli, Roma, Leonessa, Milano, Armeno, Capranica (Viterbo) Torino, Bergamo.
Ringraziamo le istituzioni che ci hanno dato il loro patrocinio e in molti casi il loro sostegno mettendoci a disposizione campi sportivi e palestre: :
CONI, SPORT&SALUTE, REGIONE VALLE D’AOSTA, COMUNE DI GRESSONEY, COMUNE DI LEONESSA.
Un grazie anche alla FEDERAZIONE PUGILISTICA ITALIANA, FEDERAZIONE ITALIANA GOLF, FEDERAZIONE ITALIANA BADMINTON, FEDERAZIONE ITALIANA ATLETICA LEGGERA, FIJLKAM, FEDERAZIOJNE ITALIANA PALLACANESTRO, FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY, FEDERAZONE GINNASTICA ITALIANA, FEDERAZIONE ARRAMPICATA SPORTIVA, che ci son stati vicini mettendoci a disposizione tecnici sportivi qualificati, così da ver potuto offrire ai beneficiari di JOY, un percorso sportivo di qualità.
Fondamentale il sostegno di alcune aziende che ci hanno permesso di offrire i summer camp , i laboratori educativi o i centri estivi, gratuitamente a chi veniva da situazioni di disagio socio-economico (i bambini e ragazzi seguiti da Sport Senza Frontiere) o da emergenze (i bambini ucraini).
Grazie anche a Comunità di Sant’Egidio, Smart Alliance, Arena-Togni e Acqua Frasassi.
Importantissimo è stato il sostegno di persone che grazie al loro impegno e alle loro imprese sportive hanno attivato una raccolta fondi che ha regalato una vacanza a tanti bambini. Come Roberto Barzaghi “Magister” e Chicco Bancale di LucOnlus.
I numeri di JOY 2022.
Non ci piace parlare di numeri, soprattutto se si tratta di bambini e giovani adulti, ma a volte è importante per far capire l’impegno che c’è dietro un progetto e in quante persone sono coinvolte.
JOYNATURE (week end nel verde)
2 le città : Armeno (Novara) e Capranica (Viterbo)
5 weekend (tra Maggio e Giugno)
126 minori coinvolti (di cui 20 bamnbini/ragazzi Ucraini)
JOYPOINT (i centri estivi)
5 le CITTA’ : Napoli, Roma, Milano, Torino, Bergamo
3 mesi di Centri Estivi (da metà Giugno a metà Settembre)
23 Centri Estivi (3 a Napoli, 14 a Roma, 5 a Milano, 4 a Torino, 2 a Bergamo)
4973 beneficiari di cui 1250 rifugiati ucraini (tra mamme e bambini)
JOY SUMMER CAMP residenziali a LEONESSA e a GRESSONEY (Aosta): 207 partecipanti per totale complessivo di 5 settimane
JOYLAB (laboratori di educazione alimentare, Self Empowerment e digitali) : 250 ore di laboratorio complessive.
5 le CITTA’ : Napoli, Roma, Milano, orino, Bergamo
5 mesi di laboratori tra Week end, Joy Point e Summer Camp Centri Estivi (da metà Aprile a metà Settembre).
Un grande soddisfazione è stato vedere l’impegno di molti ex beneficiari di Sport Senza Frontiere, affiancare gli educatori nelle attività dei vari camp residenziali e non. Gli ex bambini di Sport Senza Frontiere sono diventati giovani adulti e oggi si sono messi al fianco dell’associazione per aiutare a loro volta altri bambini. Segno che l’associazione è cresciuta e che ha lasciato un’impronta nelle vite dei ragazzi che ha seguito.