Il progetto “For Good. Sport è benessere” a Napoli è divenuto operativo il 19 ottobre 2015, giorno in cui sono stati eseguiti i primi screening sanitari.
Coinvolge, per lo più, minori che vivono nella zona orientale di Napoli, ovvero nei quartieri di San Giovanni a TeduccioBarra.
Tra la fine del mese di luglio ed il mese di settembre hanno aderito con interesse al progetto due scuole di San Giovanni a Teduccio, Istituti Comprensivi, la Scialoia-Cortese e la Sarrìa-Monti, cui ho chiesto di segnalare minori, bambini e adolescenti, che nello spirito del progetto, potessero essere avviati alla pratica sportiva.
Il progetto Sport Senza Frontiere su Napoli coinvolge minori tra i 6 e i 15 anni, 54 di loro hanno potuto effettuare le visite mediche grazie al nuovo progetto di prevenzione e tutela della salute “For Good”
I bambini segnalati dalle Scuole contattate provengono da famiglie in condizioni di disagio derivanti da vari fattori:
- condizione socio economica bassa; si tratta di famiglie in cui nessuno dei genitori lavora ovvero uno solo dei due, che in rarissimi casi ha un regolare contratto, per lo più si tratta di lavori occasionali o saltuari;
- vivono in case popolari, in affitto, ovvero talvolta con la famiglia di origine, i nonni materni, avendo subito uno sfratto;
- alcune famiglie sono monoparentali, a causa di separazioni coniugali; in qualche caso il padre è assente perché recluso.
Una gruppo di minori che partecipano al progetto è stato segnalato dalla Comunità di Sant’Egidio; si tratta di adolescenti del quartiere di San Giovanni, di bambini che frequentano la Scuole della Pace (ovvero spazi di amicizia e accoglienza, talvolta anche di aiuto scolastico, rivolti ai bambini delle scuole elementari nei quartieri periferici e poveri della città) e i bambini del campo rom di Barra, un campo non attrezzato.
Al momento sono stati inseriti ed avviati all’attività sportiva, nel corso del mese di gennaio, 40 bambini, presso il Centro Ester di Barra. Gli sport sono stati individuati sia sulla base dello screening sanitario che del counseling familiare, effettuato nell’ambito del progetto. Gli sport praticati dai bambini sono: nuoto, basket e aquathlon, ginnastica ritmica, pallavolo e scherma. L’attività sportiva è iniziata con slancio ed entusiasmo da parte di tutti i bambini e le famiglie che ne hanno compreso l’importanza e sono molto collaborative.
Sara Di Michele
Psicologa Supervisore Sport Senza Frontiere