Il sesto appuntamento della nostra rubrica di approfondimento #ssfinsight è dedicato al tema scelto per i laboratori JOY di quest’anno: Lo sport libera tutti (dalla dipendenza dai social)
Ormai da qualche anno, e in particolare dal periodo della pandemia Covid-19, la dipendenza da Social Network ha iniziato a destare sempre più preoccupazione, soprattutto nei confronti degli adolescenti, da parte di Psicologi, Educatori, Sociologi e dalla società tutta in generale. I primi casi studiati di dipendenza da internet in realtà risalgono agli anni ’90, ma successivamente con la diffusione capillare dei dispositivi mobili, delle connessioni rapide e a poco prezzo e delle App Social, il problema ha iniziato ad interessare tutte le fasce di popolazione sia in termini di classe economica-sociale che di età.
I social network sono velocemente passati dall’essere un modo per uscire virtualmente di casa e rafforzare i propri legami sociali rimanendo connessi ai propri affetti più lontani fisicamente, all’essere la causa principale di isolamento e di una forma di dipendenza comportamentale.
Tante piattaforme sono state sviluppate con l’obiettivo di massimizzarne l’uso da parte degli utenti. Per fare questo, gli algoritmi che vengono scelti funzionano praticamente con lo stesso sistema di ricompensa che c’è alla base delle slot machine: ogni volta che prendiamo in mano il nostro telefono le home page si aggiornano e quindi ci potrebbe essere qualcosa di nuovo che ci aspetta: questo semplice meccanismo crea dipendenza.
Dalla creazione di una possibilità di vicinanza, la programmazione dei network ne ha ribaltato la funzionalità, trasformandola in necessità di rimanere sempre coinvolti nelle attività sociali di amici e parenti fino ad avere il timore di essere esclusi da esperienze e contesti sociali. A questa forma di ansia sociale è stato attribuito un nome specifico: FOMO (fear of missing out).
Da sempre i JOY SUMMER CAMP e i JOY WEEK END sono mobile-free, ma quest’anno Sport Senza Frontiere ha deciso di aiutare i ragazzi attraverso appositi laboratori educativi (JOYLAB) dedicati proprio a questo tema. A sviluppare una maggior consapevolezza sull’uso dei dispositivi elettronici e dei social e rieducarli a sperimentare relazioni e attività in altri modi.
Durante questi laboratori, i nostri Psicologi avranno come obiettivi quelli di riportare l’attenzione sulle proprie emozioni, e di aiutare a far sviluppare consapevolezza quando si verifica un episodio riconducibile alla dipendenza da social. Insieme verranno costruiti dei momenti di confronto sulle conoscenze e sulle aspettative che i giovani partecipanti hanno nei riguardi dei social e della tecnologia.
Naturalmente il tutto verrà svolto insieme alle attività sportive e all’aperto, durante le quali ci sarà modo di riavvicinarsi a diversi modi di socializzazione e anche di vicinanza con la natura e l’ambiente fisico che ci circonda.
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Sport Senza Frontiere