Roma, domenica 19 Marzo, le Frecce Tricolore solcano il cielo arrivando dal Colosseo e sorvolano i quasi 30 mila runner pronti alla partenza: un’emozione unica! Si apre così la 28° edizione dell’Acea Run Rome the Marathon.
E nella folla emozionata di atleti pronti al via, c’erano i runner di Sport Senza Frontiere :
122 le staffette
9 i Maratoneti
188 per la Fun Run, la 5 km
Per un totale di 685 runner del cuore (come li chiamiamo noi) con la maglietta di Sport Senza Frontiere
Ringraziamo le aziende che hanno scelto di correre per i bambini di Sport Senza Frontiere:
ACCENTURE
AGIC TECNOLOGY
ALLEN AND OVERY
ADP
AXA
CARREFOUR
CISCO
CREDITO SPORTIVO
DECATHLON
ECO- LEARNING studio
ENTAIN
EY FOUNDATION
Global NTT
IBL BANCA
GRUPPO ICCREA
INFOCAMERE
JUNIPER NETWORKS
LANTECH
LINK FINANCIAL
MEDIOBANCA
MERCER
MSD
SPORT E SALUTE
OPENJOB METIS
PIZZOLI
SACE
SCE PROJECT
SIETEL
SOLE24ORE
STANTEC
VARGROUP
YOUNITED
Ringraziamo i nostri ambassador Fabrizio Donato ed Emanuele Blandamura che hanno corso la staffetta con Sport e Salute insieme al presidente Vito Cozzoli e al nostro presidente Alessandro Tappa.
Ringraziamo tutti i fundraiser che ci hanno aiutato a raggiungere fino ad oggi 20.183 euro. Arriviamo a 30.000? SIIII proviamoci! Quest’estate sarà JOY per tantissimi bambini che godranno di centri estivi, weekend nella natura e summer camp residenziali.
Ringraziamo anche: Runner Trainer , Caffarella Runners asd , Runner of Rome , Reale Circolo Canottieri Tevere Remo e AIA Associazione Italiana Arbitri.
Abbiamo raccolte alcune testimonianze, dai social e anche direttamente dai nostri runner per trasmettervi la bellezza e la gioia che hanno condiviso i partecipanti a questa bellissima festa dello sport:
Ho scoperto lo sport da bambina. A 4 anni ho iniziato con la ginnastica artistica, poi nuoto, l’atletica: non sarei chi sono oggi se nella mia vita non ci fosse stato lo sport, vorrei che ogni bambino potesse muoversi liberamente, scegliere il proprio sport e crescere con una passione forte.
Per me correre per i bambini di SSF è un onore, è come dare loro un testimone: la mia esperienza si scambia con quella che potranno avere loro con il lavoro che voi di SSF fate ogni giorno.
@ gazzelleontheroad
E’ la seconda volta che partecipo alla staffetta con voi ed è sempre emozionante. Sono mamma di 2 bambini e so bene quanto i valori dello sport siano fondamentali per il loro sviluppo e una crescita sana. Lo sport può fare la differenza, dobbiamo impegnarci tutti affinchè sia un diritto di tutti i bambini e non un privilegio!
Antonella Lauris
Si narra che chi fa la maratona si prende un pezzo di storia di questa città…beh per me che non sono romana nei Natali è stato come prendermi un pezzo della città e farlo tutto mio viverla e correrla nel suo fascino disincantato, viverlo con un’adrenalina che ancora dopo un giorno mi porto nel cuore, un cuore che era già sotto il segno di Sport Senza Frontiere perché ho la fortuna di viverlo con più ruoli questo progetto che ha cambiato la mia vita
Francesca Esposito
Che spettacolo, la Maratona di Roma! E che soddisfazione poter dire di essere scesa in pista come staffettista con la maglia di Sport Senza Frontiere… era la mia prima corsa ed ero sola in mezzo a tantissimi runner sulla mia frazione di percorso, ma mi bastava vedere una maglia blu elettrico di SSF e mi sentivo in compagnia, sostenuta e al sicuro. Sentivo di appartenere a un’onda buona di solidarietà. Ho tagliato il traguardo con la mia mitica squadra e con il piccolo Ivan, che fiero e concentrato ha corso insieme a noi portando una bandiera più grande di lui. Adrenalina, divertimento, energie spese bene per una buonissima causa: un’esperienza da rifare!
Silvia Tomassetti
Due settimane prima della gara avevamo deciso di non farla più : una frazionista era partita per Istanbul, l’altra aveva il ginocchio infortunato, e altre due non si allenavano da tempo. Ma sentivamo una sorte di dovere verso i ]bambini, volevamo fare la raccolta fondi. Sapevamo che potevamo farla anche senza la corsa ma la gara era diventata parte integrante del “fare del bene”, come se anche lo sforzo della corsa potesse aiutare gli altri…Stranissimo, ma è così. Poi ho pensato di coinvolgere Filippo, un vero atleta dal cuore grande, che è venuto con noi senza indugio. Così Domenica 19 Marzo abbiamo corso : io e Lucia con la nausea, visto il virus che gira a scuola delle mie figlie, l’altra con ginocchio gonfio. Meno male che c’era Filippo! Alla fine abbiamo tagliato il traguardo, abbiamo superato i nostri limiti e abbiamo avuto una soddisfazione davvero inaspettata non solo per il risultato fisico, ma anche per l’eccezionale raccolta fondi. Lo rifaremo di sicuro!
Jelena Grujic