UN’ECONOMISTA IN SERVIZIO
La chiamata del Gruppo Mediobanca per i bambini di Sport Senza Frontiere
Intervista a T.S economista del Gruppo Mediobanca di Milano
«Il periodo del lockdown è stato un momento per ripensare alle mie priorità, alla fortuna di essere in salute e di avere un lavoro che potessi portare avanti a pieno ritmo anche da remoto», spiega T.S., economista del Gruppo Mediobanca di Milano.
«Quando ho realizzato tutto ciò, ho sentito il desiderio di aiutare chi non aveva avuto la mia stessa buona sorte e di raccogliere l’invito di Simona Pirro, addetta alla Comunicazione interna del Gruppo, che offriva la possibilità, a tutti noi dipendenti, di partecipare alle attività di Sport Senza Frontiere Onlus, mettendo a disposizione una parte del proprio tempo, anche in orario di lavoro, a sostegno di famiglie e bambini disagiati».
Nel periodo di chiusura di scuole, palestre e centri sportivi a causa dell’emergenza Covid19, infatti, Sport Senza Frontiere è rimasta accanto alle famiglie beneficiarie dei progetti di integrazione sociale attraverso la pratica sportiva, mettendo in campo diverse azioni: dalla consegna di viveri, integratori, mascherine, disinfettanti, materiale di cancelleria, tablet e giochi, al counselling psicologico gratuito, insieme all’attività di sostegno all’apprendimento e all’utilizzo delle piattaforme di home schooling e al coinvolgimento in attività sportiva guidata, da casa.
«Alla mia adesione al progetto – spiega T.S. – è seguito un colloquio in videochiamata con Camilla Canini, Psicologa della Onlus, che ha verificato le mie attitudini e mi ha messo in contatto con la famiglia con cui avrei lavorato, svolgendo attività di aiuto nei compiti assegnati ai bambini durante la didattica a distanza».
Si tratta di una famiglia numerosa, egiziana, residente a Milano nella zona di Gratosoglio da diversi anni, e con quattro figli di 1, 8, 9 e 12 anni. Il padre è un operaio e la madre, che parla solo arabo, non lavora.
«A fine maggio 2020 ho iniziato le videochiamate con S. e T. di 8 e 9 anni, e sono rimasta molto colpita da questi due bimbi meravigliosi, volenterosi e desiderosi di imparare. In poco tempo ci siamo conosciuti e ho percepito subito quanto tenessero alle lezioni on line con me: erano sempre puntuali, entrambi, mai una volta che abbiano disdetto il nostro appuntamento virtuale. Abbiamo continuato a lavorare insieme fino a metà agosto e l’entusiasmo non è mai venuto meno» spiega la volontaria.
«Una volta dovevamo scrivere una favola insieme: le farfalle erano grigie perché avevano perso i loro colori e i fiori dovevano consigliare loro come recuperarli. T. decise che per prendere colore le farfalle avrebbero dovuto “studiare e lavorare per costruirsi un futuro”. Rimasi molto colpita da quella frase, uscita spontanea da un bimbo di soli 9 anni!»
Dopo aver partecipato a una settimana di Centro Estivo JOYPOINT , a settembre S. ha ricominciato a partecipare alle lezioni di ginnastica artistica e i suoi due fratelli più grandi sono già tornati nelle rispettive società calcistiche della rete di Sport Senza Frontiere.
La volontaria del Gruppo Mediobanca, nonostante un considerevole aumento del proprio carico di lavoro in questo momento, ha deciso di portare avanti, nei fine settimana, la relazione con i bambini: «Mi spiacerebbe molto interrompere il rapporto che abbiamo creato – conclude T. S. -, i bambini sono intelligenti e brillanti, a casa sono seguiti e hanno chi si prende cura di loro in modo ammirevole, ma a causa delle carenze linguistiche dei genitori, hanno bisogno di più stimoli per migliorare nella lettura e nella pronuncia dell’italiano».
Elena Giliberti
Coordinatrice SSF Milano